La ribellione di Prometeo

Da Leopardi a Percy Byssie Shelley, da Eschilo a Goethe scrittori di ogni tempo sono rimasti irretiti e hanno raccontato le gesta di Prometeo, non solo un personaggio della mitologia greca, ma un vero e proprio simbolo nella cultura occidentale.

Ribellione al potere e lotta per il progresso sono i principali temi che tradizionalmente vengono legati al mito di Prometeo che nel cercare di soccorrere il genere umano aizza e subisce la furia di Zeus.

Prometeo è un titano: nella mitologia greca, i titani sono creature nate dall’unione di Gea e Urano e rappresentano la seconda generazione divina (in quanto figlie delle due primordiali divinità), precedendo la più nota generazione degli dei olimpici.

Prometeo non ha natura umana, bensì sovraumana, che si caratterizza per avere in simpatia il genere umano a tal punto che alcuni filoni interpretativi sostengono che sia stato proprio lui a forgiare e a istruire gli uomini.

Prometeo ed Epimeteo

Come per altri miti, anche il mito di Prometeo ha diverse versioni. Fra queste, una delle più consolidate vede Zeus dare a Prometeo e suo fratello Epimeteo l’incarico di distribuire doni e qualità agli uomini. 

Prometeo sin da subito si dimostra amico degli uomini: pianifica e ben pondera le qualità da consegnare agli uomini, cosa che infastidisce Zeus, preoccupato che l’umanità possa acquisire poteri e capacità che mettano in discussione la sua supremazia.

A scatenare l’ira di Zeus furono però la furbizia e l’astuzia di Prometeo che raggirò il re degli Dei in diverse occasioni. Una prima volta, il titano riservò ai mortali le parti più succulente di un bue, a danno di Zeus.

Zeus, in seguito all’affronto, sottrasse agli uomini il fuoco, rendendo la vita delle persone misera e piena di stenti. Per aiutare l’umanità, Prometeo restituì il fuoco agli uomini, secondo alcuni rubò il fuoco dalla fucina di Efesto.

Per altri, lo sottrasse dal carro di Elio. Ad ogni modo, Zeus non accettò le sfide che Prometeo gli lanciò e decise così di punirlo: venne incatenato su una cima del Caucaso dove un’aquila gli beccò il fegato finché Eracle non riuscì a liberarlo.

Prometeo, il ribelle e il misericordioso

Fra i miti, quello di Prometeo è piuttosto popolare: ha colpito nei secoli la sua pietà verso il genere umano e la sua ribellione contro i potenti e le ingiustizie. Prometeo agisce, sfida Zeus perché spinto da un senso di giustizia ed equità.

È consapevole della propria inferiorità e non è un pazzo, un incosciente. È incapace di accettare il potere dispotico e sprezzante che Zeus esercita arbitrariamente. Non è difficile capire perché Prometeo sia diventato un simbolo contro le oppressioni.

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Paolo Belloni

Autore

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